|
La caccia nei Laghi Modenesi
|
Siamo in provincia di Modena questa volta, invitati a caccia in uno dei
splendidi laghi gestiti dall'amico Imer Silvestri, che con i suoi compagni
di caccia gestiscono ben sei appostamenti in questa zona, dando un notevole
aiuto ai titolari dei laghi che non riescono piu' a portate avanti da soli
un lavoro pesante, sia dal punto di vista fisico che economico, come e' quello
della gestione di una piccola zona umida.
Si, perche' il lavoro e' veramente faticoso: nei laghi c'e' acqua tutto
l'anno - cosi' come riportato sui regolamenti provinciali - e la gestione di
conseguenza e' giornaliera.
Fortunatamente la passione e la competenza di Imer e i suoi amici non solo
permette ai titolari di curare nei minimi dettagli i loro appostamenti ma anche,
e soprattutto, ottenere degli ottimi risultati anche dal punto di vista venatorio.
La dimensione dei laghi e' variabile: dai 2 ai 10 Ha. e tutti con notevole varietà
di piante palustri.
I laghi sono puliti solo davanti ai vari capanni, mentre il resto dell'area con l'acqua
e' mantenuta volutamente "sporca" con le varie piante aquatiche che offrono riparo e
alimentazione ai selvatici.
In ogni lago ci sono 2 o 3 appostamenti, e questi sono separati da argini affioranti,
canneti o piante palustri che delimitano chiaramente i chiari in cui viene creato il
gioco.
I capanni presenti nei laghi che abbiamo visitato sono di diverso tipo, di questi in
particolare ne abbiamo "utilizzati" due diverse tipologie: le casette di legno mimetizzate
lungo gli argini ed i capanni interrati a bordo lago.
Non avevo mai cacciato in una casetta di legno! In effetti si sta comodi in un capanno del genere.
Le casette sono disposte lungo gli argini dei laghi, mimetizzati dalla vegetazione palustre
con il rinforzo di stuoini di cannuccia o reti mimetiche sul tetto e i fianchi.
Il vantaggio sta nel fatto che il capanno rimane asciutto, non c'e' nessun problema con
la pioggia e si sente meno il freddo, grazie al mantenimento del calore all'interno della casetta.
Naturalmente la mimetizzazione deve essere accurata, poiche' la dimensione e' notevole; ma
da quello che ci dice Imer le anatre non sono affatto infastidite dalle casette quindi non ci
sono problemi legati all'avvicinamento dei selvatici: evidentemente sono state preparate nel migliore dei modi.
L'altra tipologia di capanno che abbiamo visto e' il capanno interrato.
Questi capanni sono composti da una unica struttura di metallo disegnata proprio da Imer
ed interrata completamente.
Fuoriescono dal terreno circa 40 cm. che naturalmente sono stati mimetizzati perfettamente
con le piante palustri.
Si accede al capanno scendendo attraverso una scaletta e da qui si entra all'interno della
struttura attraverso una porta.
Il capanno e' composto da due sezioni: la prima e' una sorta di ingresso, in cui si possono
stivare tranquillamente zaini e attrezzature varie visto che e' completamente coperto (in effetti
c'e' l'attaccapanni, uno sgabello ecc. ), la seconda invece e' quella in cui si fa l'aspetto e che
ha la parte anteriore aperta per permettere di sparare al volo.
Una particolarita' del tipo di caccia effettuato da queste parti e' l'utilizzo di pochi stampi.
Infatti in ogni chiaro, quindi di fronte ad ogni capanno, sono posizionati 2-3 stampi al massimo,
che possono aumentare a 5-7 durante il periodo di passo ottobre-novembre, a cui viene cambiato il
posto frequentemente.
La spiegazione me l'hanno data, e devo dire che e' stata molto convincente: in questi laghi si
utilizzano come richiami piu' che altro le anatre vive di diversa specie lasciate libere all'interno
degli specchi d’acqua.
Queste sono nate all'interno di queste zone e frequentano stabilmente delle aree ben precise all'interno
dei laghi, proprio quelle aree dove c'e' la presenza piu' fitta di piante acquatiche.
"Ma come fate a riconoscere le vostre anatre da quelle vere" chiedo sorpreso ad Imer.
"Queste anatre sanno esattamente dove andare, sono lasciate libere e possono muoversi tranquillamente da lago
a lago. Spesso si portano dietro altre loro simili e si capisce dal fatto che le anticipano sempre di qualche
metro, proprio perche' sanno gia' dove devono andare a posarsi.
"E poi qui si puo' sparare solo ed esclusivamente al volo, proprio per limitare la possibilita' di
sbagliarsi nel tirare in un branco posato in acqua e quindi rischiare di tirare a qualche anatra delle nostre.
Il tiro in acqua e' ammesso solo se il branco di anatre e' arrivato in volo e si e' visto chiaramente dove si
e' posato.
Comunque sia il regolamento provinciale dice che deve essere sempre presente il Capo Lago, che generalmente e'
il cacciatore piu' esperto: e quando si e' in compagnia di queste persone e' difficile commettere errori".
L’unico aspetto negativo e’ che il tempo passa troppo in fretta in questi posti.
Ma torneremo spesso a trovare gli amici di Modena per trascorrere nuovamente insieme a loro queste splendide mattinate.
|
|
|