Secondo la classificazione ufficiale (vedi anche il DPR n. 448 del 13/3/1976)
per zona umida si intende: un'area di palude, pantano, torbiera, distesa
d'acqua, sia naturale che artificiale, permanente o temporanea, con l'acqua
sia ferma che corrente, dolce, salmastra o salata, includendo anche le acque
marine la cui profondità, durante la bassa marea, non superi i sei metri.
Ma sappiamo bene che tale definizione non vuol dire automaticamente che tali
zone siano adatte per la caccia agli acquatici.
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Foto di Paolo Bocchini
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Molto più esplicativo, ed utile per il cacciatore, e' il seguente periodo tratto
dal bel libro "Caccia di Palude e di Valle " di Giuseppe Mazzotti - Editoriale
Olimpia (1975), che dice:
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"Cosa si intende per ambiente o habitat che dir si voglia?
Trattasi di quel territorio dove il selvatico trova gli elementi consoni, ed
anzi necessari, alla sua vita, elementi che possono raggrupparsi in tre
fondamentali: caratteristiche richieste dai costumi delle varie specie,
possibilità di alimentazione, tranquillita' e possibilita' di difesa e rifugio.
[] L'acqua comunque non vuol dir tutto ed è bene guardarsi dai giudizi
affrettati, a colpo d'occhio, ripetiamo, su zone che sembrerebbero favorevoli ed
invece non lo sono.
[] Infatti abbiamo già sottolineato sopra che ambiente vuol dire anche
possibilità di alimentazione. La dove l'alimentazione non esiste, o non è
possibile, non abbiamo ambiente nel concetto vero della parola.
Come non possono considerarsi ambienti specchi d'acqua soggetti a diuturno
disturbo, e non soltanto venatorio: passaggio continuo di battelli a motore, di
motoscafi, etc. Lo stesso può dirsi di litorali frequentati d'estate e
d'inverno, che pur sarebbero assai graditi ad alcune specie di trampolieri.
Questi tre elementi del concetto di ambiente, che qui ripetiamo: caratteristiche
richieste dalle varie specie, possibilità di alimentazione e un minimo di
tranquillità e di possibilità di rifugio, sono alla base di ogni vita animale;
ma vengono ad assumere ulteriore importanza nei confronti di palmipedi e
trampolieri, per la estrema selvatichezza degli stessi".
Che dire di piu'?
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