In questa scheda descriviamo la mattinata passata con l’amico Aldo Berardi
che ci ha invitato nel suo appostamento in provincia di Ravenna.
L’appuntamento e’ stato per le 5:00 di una fredda giornata di dicembre in cui
la temperatura e’ arrivata abbondantemente sotto lo zero.
L’appostamento e’ un lago ricavato da una ex cava di sabbia, distante dal mare
poche centinaia di metri. E’ alimentato, oltre che dalle piogge, da sorgenti d’acqua
salata situate direttamente sul fondo del lago, questo in ogni caso non determina
una elevata salinita’, infatti nei primi metri della superficie vi e’ solo acqua
dolce.
E' un vero piacere constatare come un ambiente artificiale di questo tipo, gestito
e curato sapientemente da esperti cacciatori quali sono Aldo e i suoi compagni
di caccia, sia diventato nel corso degli anni una importante zona umida adatta
non solo alla caccia nei mesi invernali ma anche, e soprattutto, come
area di sosta per numerose specie di uccelli acquatici durante la migrazione
pre-nuziale.
Il lago ha una estensione di circa sei ettari, ed ha una forma irregolare simile
ad un mezzo ovale.
Le sponde sono coperte di cannelle, importantissime in un lago del genere perche'
offrono un ottimo riparo a parecchie specie acquatiche, prime tra tutte i rallidi
che spesso all'alba arrivano a nuoto direttamente nel gioco. Sull’argine, e per
buona parte del perimetro del lago, ci sono numerosi pioppi.
La profondita' del lago e' notevole: a due metri dalla sponda ci sono 4 metri
di acqua, mentre al centro si arriva addirittura a 10.
E' un ambiente perfetto per le anatre di profondita', morette e moriglioni sono
infatti le specie che maggiormente vengono catturate. Queste compongono circa il
60% dei carnieri, subito dopo vengono il fischione e il germano reale. Sporadiche
sono le catture delle altre specie di superficie.
Ma una bella fetta del carniere e' occupato anche dalle folaghe:
"la cenerentola della palude" cosi' l'ha definita' simpaticamente Aldo.
Il capanno e’ qualcosa di eccezionale: bisogna vederlo e starci dentro per rendersi
bene conto di com’e’ realmente.
Si trova circa a 4-5 metri dalla sponda, per arrivarci bisogna passare lungo una
passerella di legno "molto insidiosa".
Per Aldo, che ci sara’ passato migliaia di volte, camminarci sopra e’ una cosa
banalissima. Ma a me che ci passavo per la prima volta, all’oscurita’ e con un velo
di ghiaccio sopra, vi assicuro che non e’ sembrata la cosa piu’ facile di questo
mondo.
Torniamo al capanno.
Due pali di acciaio fissati sul fondo sono la base su cui sono ancorate le travi
di legno che sostengono il tutto.
Il capanno non e’ altro che un casotto di legno galleggiante, per buona parte
sommerso attraverso una pesante zavorra. In questo modo non sporgendo troppo dal
livello dell’acqua (circa 70 cm.) non da molto fastidio agli uccelli che arrivano
il volo direttamente sul gioco.
Naturalmente e’ tutto mimetizzato perfettamente con frasche, reti, e residui di
potatura che lo fanno sembrare un grosso cespuglio, molto simile ai tanti che sono
sugli argini e a bordo lago.
Il gioco e’ composto da circa 30-32 stampi la maggior parte morette e moriglioni
abbrancate insieme, poi alzavole, fischioni e qualche folaga.
I vivi sono quattro ai lati del gioco.
Aldo, che sistema il gioco utilizzando una piccola barca, predispone gli stampi
in modo tale da formare un triangolo il cui vertice e' distante dal capanno circa
30 mt.: "in questo modo si da l’invito ai branchetti di magassi!", mi ha detto
Aldo, "che, quando arrivano, puntano direttamente il vertice tendendo poi a calarsi
sui lati".
Poco prima dell’alba Aldo inizia a mettere in azione i suoi fischi.
Usa prevalentemente il fischione e l’alzavola sia maschio che femmina, intervallando
i vari fischi dal richiamo della folaga.
Il primo arrivo sul gioco e’ proprio una folaga, che pero’ non ci azzardiamo
assolutamente a disturbare durante il suo girovagare tra gli stampi: Aldo infatti
mi conferma che non conviene "mai tirare ad una folaga all’ora di posta, il suo
movimento rende vivo e molto piu’ attraente tutto il gioco".
Le emozioni infatti non sono tardate ad arrivare.
La mattinata e’ passata molto velocemente purtroppo, capita sempre cosi’ quando si
e’ in buona compagnia: ma i bei racconti di Aldo e le tante nozioni e consigli
appresi dalla sua lunga esperienza di caccia in palude hanno reso questa giornata
indimenticabile.
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