Le specie di anatre cacciabili
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Il Codone
Denominazione
Codice EURING: 01890
Nome scientifico: Anas acuta
Nome inglese: Pintail
Nome francese: Canard pilet
Nome tedesco: Spießente
Nome spagnolo: Anade Rabudo


Ingrandisci la foto dei Codoni
Foto di Stefano De Vita

Descrizione
Lunghezza: cm. 51-66;
Apertura alare: cm. 80-95;
Peso: g. 600-1300(M) e 580-1050(F).
Testa: interamente marrone rossiccia con una fascia bianca che dal collo va verso l'alto per alcuni centimetri. Nelle femmine è bruno chiaro, mentre nei giovani è poco più scura.
Occhio: marrone.
Becco: nel maschio è lungo (mm. 47-56) grigio chiaro con una banda nera al centro; nella femmina è grigio bluastro e più corto di quello del maschio (mm. 44-51). L'unghia è per entrambi nera.
Ala: grigio azzurra, con specchio alare verde che presenta una fascia marrone sul davanti e una fascia bianca che lo orla. Nella femmina l'ala tende al marrone e lo specchio è verde bronzo orlato di rosso e bianco.
Dorso: blu macchiettato di scuro nel maschio, bruno macchiettato di grigio e bianco nella femmina.
Ventre: bianco.
Coda: molto lunga nel maschio (mm.120-180) orlata di nero che si prolunga in due lunghe piume, più corta nella femmina (mm. 95-110) di colore marrone scuro.
Zampe: grigio scuro.


Riconoscimento e identificazione
Il maschio di codone in abito nuziale è inconfondibile dalla femmina, per la lunga coda appuntita e filiforme, per la testa e parte del collo color bruno con una evidente striscia bianca che scende lungo il collo.
Ingrandisci lo specchio alare del Codone Maschio La femmina presenta una colorazione uniforme sul bruno castano, ma molto più slanciata dalle altre femmine di anatre con una coda più appuntita ed il collo più sottile.
Durante l’eclisse il maschio è molto simile alla femmina, ma tende al grigio nelle parte superiori. Anche il giovane è molto simile alle femmine, ma risulta sulla parte superiore del corpo molto più scuro ed in quella inferiore fortemente macchiettato.
Ingrandisci lo specchio alare del Codone Femmina In volo il codone è piuttosto facile da riconoscere per la caratteristica sagoma a forma di “croce” a causa del collo e coda piuttosto lunghi. Nel maschio questa caratteristica è chiaramente molto più accentuata. In un branchetto di codoni spiccheranno chiaramente i maschi, in cui si evidenzierà anche testa scura e il petto e collo bianchi.


Nidificazione
Le coppie si formano gia’ all’inizio dell’inverno, i maschi si accoppiano con più femmine solo nei luoghi di nidificazione, generalmente rimangono monogame fine ala prima settimana di incubazione. Il nido è a terra ma nelle vicinanze dell’acqua, anche se non vicinissimo come le altre anatre. Il numero di uova è 7-9 di colore giallastro, tendenti sul bianco o sul verde che vengono covate per 22-24 giorni dalla sola femmina.


Ingrandisci la foto delle uova di Codone
Foto di Riccardo Baccelloni

Distribuzione e fenologia
Il codone nidifica in scandinavia e nella tundra nordica, e fino alle coste del pacifico. I maschi abbandonano le zone di nidificazione subito dopo la schiusa. La maggior parte dei codoni inizia la migrazione a luglio subito dopo la muta. Questi uccelli migrano poi verso il mediterraneo spandendosi in una area che va dall’Olanda all’Italia, alla Spagna, fino all’africa occidentale, da cui ripartono verso la fine di febbraio.


Habitat
Preferisce gli specchi d’acqua molto ampi e aperti, con bassa profondità. Spesso si trova anche nelle zone temporaneamente sommerse.
Evita le acque correnti, i laghi profondi ricchi di vegetazione emergente, nonché i piccoli bacini con boschi o folta vegetazione sui lati.


Alimentazione
Il codone si alimenta sia di sostanze vegetali che animali.
Grazie alla sua dimensione ed al collo piuttosto sviluppato il codone può trovare alimentazione anche su acqua di 35-40 centimetri.
Tra gli alimenti vegetali: tuberi, lingue d’acqua, falasco, e granaglie tipo cereali, riso.
La dieta animale è composta principalmente da insetti, come coleotteri e ditteri, e da molluschi, aneliti, crostacei e anfibi.


Ingrandisci la foto dei Codoni in volo
Foto di Giancarlo Mariani

Rilevazioni migrazione pre-nuziale sul territorio italiano per decadi
Fonte: Elaborazioni su dati Angra Onlus e Anatidi.it
Anno I Feb II Feb III Feb I Mar II Mar III Mar I Apr II Apr III Apr Tot.
2004 0 2 177 147 140 31 5 0 0 502
2005 13 11 15 68 90 416 74 6 0 693
2006 2 11 51 144 887 133 156 143 0 1527
2007 0 21 45 439 103 126 65 0 0 799
2008 0 0 94 410 198 60 53 27 0 842
2009 7 41 0 67 271 87 60 3 0 536
2010 0 188 11 130 291 622 55 12 0 1309
2011 0 12 46 57 105 311 127 43 0 701
2012 0 74 129 83 94 286 33 50 0 749
2013 1 0 31 230 1531 94 15 41 0 1943
2014 0 24 0 209 219 246 33 50 0 781
2015 1 10 45 377 178 141 8 0 0 760
2016 3 0 0 74 225 335 15 0 0 652



Consistenza della popolazione e trend
Fonte: Wetlands International
Popolazione
(no nidificante)
Area di
nidificazione
Area di
svernamento
Stima di
presenza
Europa NO Siberia O, Europa N Europa NO 60.000
Africa O, Mar Nero, Mediterraneo Siberia O, Europa NE Africa O, Mar Nero, Mediterraneo 750.000
Asia SO, Africa E e SE Siberia O Asia SO, Africa E e SE 700.000
Asia E e SE Siberia E Asia E e SE 200.000
300.000



Fonti e Bibliografia
Roussellot J.B, Trolliet B., 1998 – Criteri di determinazione del sesso e dell’età delle anatre. Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, Documenti Tecnici, 21.
Businelli C., 1991 – La selvaggina d’acqua - I Palmipedi. Editoriale Olimpia
Arrigoni degli Oddi E., 1929 – Ornitologia Italiana. Hoepli
Dall’Antonia P., Mantovani R., Spina F., 1996 – Fenologia della migrazione di alcune specie di uccelli acquatici attraverso l’Italia. Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, Ricerche di Biologia della Selvaggina, 98: 1-72
Wetlands International, 2006. Waterbird Population Estimates – Fourth Edition.
Chelini A., 1984 - Le anatre selvatiche. Editoriale Olimpia


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