La Storia e le tradizioni della caccia agli uccelli acquatici
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Le Spingarde
Clicca per ingrandire la foto In Italia sono in molti a non conoscere questo tipo di arma che fu vietata agli inizi degli anni ‘70, ma i cacciatori agli acquatici – specialmente quelli del Nord Italia - ricordano molto bene la tradizione che per decenni portò quest’arma a essere conosciuta in tutta Europa.

Vi erano due tipi di spingarda: quella da barchino, usata principalmente nei grandi laghi del nord Italia, sul Po e nelle grandi aree allagate, e quelle da appoggio usata principalmente nel centro Italia negli appostamenti fissi e nei piccoli chiari all’interno del Padule.


Queste armi, costruite principalmente da armaioli artigiani, erano di diverse dimensioni.
Alcune dovevano essere portate con un carrello, assomigliavano a dei piccoli cannoncini, altre invece potevano essere tranquillamente trasportate – infatti venivano chiamate anche spingarde spallabili – per poterle utilizzare sui pescini, le caratteristiche barchette utilizzate nei grandi laghi, o sulla sponda dove si ammassavano gli uccelli per ripararsi dal vento.

Gli S’ciopon sono armi che ormai stanno cadendo nel dimenticatoio.
Così come la caccia sul barchino negli anni passati veniva praticata da molti appassionati.

In questa pagina presentiamo alcune delle principali spingarde utilizzate nel nostro paese, armi che fanno parte della collezione del Museo Venatorio Itinerante curata da Cosimo Azzinari.


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