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Ritrovamento di antichi stampi di piviere e pavoncella
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In questi giorni è stato fatto un importante ritrovamento di stampi da caccia a Sesto Fiorentino.
Per le sue caratteristiche, penso sia il più importante degli ultimi decenni, dopo il ritrovamento avvenuto
nel 1924 in una caverna, la Lovelock Cave nello stato del Nevada (USA), dove furono trovati stampi molto grezzi
probabilmente usati dalla tribù di indiani, i Paiute, per cacciare anatre.
Gli stampi che sono stati ritrovati a Sesto sono di pavoncella e piviere, in ceramica e maiolica, un materiale
molto poco usato per la fabbricazione dei richiami.
Di solito venivano fatti in sughero, legno o erba palustre. Ne abbiamo notizia di alcuni fatti in cemento,
cartapesta o materiali vari, ma mai fino ad oggi di ceramica e maiolica.
A Sesto Fiorentino, per chi non lo sapesse, intorno al 1737 fu fondata la Manifattura Ginori e dalla fine
dell’800 furono fondate le prime manifatture artigianali, spesso ad opera di maestranze uscite dalla Manifattura
Ginori.
Come esperto di stampi posso dire senza minimo dubbio che si tratta di pezzi rarissimi (non ho notizia che ne
esistano in collezioni private italiane,europee o in musei).
Le pavoncelle sono alcune in maiolica e altre in ceramica e presentano alcuni difetti causati dal tempo,
vedi la mancanza di parte della cresta o in alcuni casi del becco, ma senza dubbio senza intaccare il
notevole valore collezionistico e storico-venatorio.
I pivieri invece ,in ceramica, non hanno risentito il peso degli anni (dai 100 ai 120, ndr) e si presentano
nello splendore dei colori originali sapientemente dati con la tecnica dello ”schizzo” per comporre la difficile
tonalità del piumaggio.
Il tam-tam dei collezionisti è partito e collezionisti europei e persino americani si stanno documentando e
richiedendo di acquistare tali stampi...purtroppo senza esito.
Andrea Ceri
Museo Venatorio Itinerante
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