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Le prodezze di Nicola Noviello
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Lo ricordo come se fosse ieri.
Annata 2001, un anno straordinario per gli acquatici. Era verso la fine di novembre, forse il 28 o 29,
o giù di lì.
L'alba sulla vasca era stata già proficua, avevamo già incarnierato ben 9 alzavole: due coppiole e poi tutte venute
una ad una.
A giorno pieno (verso le 7.30-8.00) arriva un gruppo di circa una decina di germani, bellissimi, fanno un paio
di giri, incoppano le ali e vogliono scendere, ma sembra che ci sia qualcosa che li turbi (probabilmente erano
già "vecchi" di sparatoria) e quindi non si decidono a mettersi nel gioco.
Alla terza passata capiamo che c'è
il concreto rischio che se ne vadano lasciandoci con un palmo di naso, quindi imbracciamo e decidiamo di dargli
addosso appena fossero entrati bene nel tiro...me li ricordo ancora...erano a neanche 20 metri, forse 15,
vedevo anche i colori di muta dei giovani maschi, il colore acceso delle zampette: 9 colpi in tre di noi,
raccogliamo solo un povero beccaccino che non c'entrava nulla, ma che si era alzato dal bordo della vasca
sotto il casino di inferno che avevamo fatto...sfortunatissimo, aveva beccato chissà come un pallino vagante!!!
Non contenti, ci alziamo dal chiaro e andiamo a farci il capanno alle pavoncelle.
Verso le 11.00 avevamo incarnierato già tre pavoncelle, tutte singole che si erano distaccate da "rocchie" grosse
che non avevano creduto al gioco. Quando meno ce lo aspettiamo una rocchia di circa 35-40 pavoncelle ci viene
sul gioco, diamo due fischi, diamo bacchetta allo zimbello e dopo un paio di giri ci vengono tutte: ma proprio
tutte negli stampi!!!
Io e i 2 miei amici ci guardiamo in faccia, imbracciamo, pronti?...1-2-3...BUM BUM BUM BURUBBUM..BUM BUM.
Altri 9 colpi: collezionamo 2 stampi rovinati dalle schioppettate.
Dopo un'ora di calma piatta, passata a sputarci in faccia, decidemmo che era il momento di andare a casa.
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