Eccomi anche quest’anno a fare il resoconto del meeting di Anatidi.it.
Abbiamo raggiunto il traguardo dei 15 anni, quindici anni passati a raccontarci le nostre storie di caccia, la nostra comune
passione e condividerla poi dal vivo con tanti altri cacciatori provenienti da citta’ diverse.
Come di consueto ne approfittiamo per visitare una zona nuova, conoscere tipologie di caccia diverse e condividere esperienze
che arricchiscono il nostro bagaglio culturale.
In questa edizione siamo andati a visitare una delle piu’ belle valli della Laguna Nord di Venezia: Val Doga’, storica valle
frequentata da importanti e famosi cacciatori, primo fra tutti Alberto Lebreton , a cui hanno dedicato una targa in marmo dove sono riportate le sue
incredibile cacciate.
Poter trascorrere una mattinata in questi posti stupendi, insieme a tanti appassionati della caccia agli uccelli d'acqua, e’ sempre un grande piacere. Ogni anno il
gruppo cresce grazie alla partecipazione di nuovi cacciatori che decidono di passare con noi questa due giorni all’insegna dell’amicizia.
Si, perche’ questo e’ l’unico modo per conoscere realmente le persone, le frequentazioni sui social network rimangono assolutamente sterili
se non ci si vede di persona, questo e’ quello che vado a ripetere in continuazione. La vita e la conoscenza non e’ certamente
quella che avviene dietro un monitor di un pc.
Ma torniamo alla nostra bella giornata trascorsa in valle.
I nostri Alberto e Vittorio hanno organizzato una splendida escursione, grazie soprattutto alla disponibilita’ di Roberto, il capo
valle, che ci ha permesso di fare un bellissimo giro in barca all’interno della valle, camminare lungo gli argini che separano la
laguna salata dai laghetti di acqua dolce e, non ultimo, pranzare nello splendido casone dei pescatori proprio al centro della valle,
una stupenda costruzione raggiungibile solo in barca, dove abbiamo potuto assaggiare piatti tipici di pesce freschissimo pescato proprio
nella valle che ci ospitava.
Il giro in barca e l'arrivo al Casone dei Pescatori dove abbiamo pranzato
Chiaramente il pranzo e’ il momento in cui le storie di caccia dell’anno appena trascorso prendono il sopravvento. Quante risate ci
siamo fatti! E’ un piacere passare questi momenti con questo gruppo di amici pazzi. Tutte le volte torni a casa sperando che di incontri
di questo tipo ce ne siano di piu’ durante l’anno.
Negli ultimi anni il nostro meeting lo abbiamo organizzato in concomitanza della Festa dei Fischi, una bella manifestazione che si svolge
in Valle Figheri che richiama migliaia di appassionati cacciatori di valle.
Nel nostro stand abbiamo ospitato l’amico Claudio Tombetti, bravissimo artigiano che costruisce fischi da richiamo molto apprezzati.
E cosi’ tra chiacchiere con i tanti amici sparsi nei vari stand e qualche utile acquisto abbiamo trascorso velocemente anche la domenica.
Il tempo sembra sempre volare quando si sta bene.
Non posso che ringraziare enormemente Roberto Sperandio che ci ha permesso di visitare la splendida Val Doga’, Crtistian Romanelli e
Alberto Manente che ci hanno invitato alla Festa dei Fischi e i tanti amici che come ogni anno partecipano insieme a noi a questi bei
meeting del sito Anatidi.it.
Grazie ancora a tutti i partecipanti e...arrivederci al prossimo meeting di Anatidi.it Per la Redazione di Anatidi.it - Paolo Bocchini
I commenti dei partecipanti:
Che dire, anche quest'anno ci siamo ritrovati al Meeting ANATIDI 2019, in Val Doga', Valle da pesca e caccia parzialmente arginata situata tra Taglio del Sile,
alveo della Piave Vecchia e laguna aperta, Palude Maggiore, ospitati dalla Famiglia Zacchello e accompagnati amorevolmente dal capovalle Roberto Sperandio
con tutti i suoi aiutanti barcaioli cuochi e cuoche, in un percorso di terra, canali e barene e piatti tipici della laguna veneta, che ci rimarra' nel cuore,
nella memoria e nella pancia.
Il paesaggio della valle da pesca, relativo ad un'ampia e continua fascia di gronda della laguna nord, si caratterizza per la presenza di alcune costanti
strutturali e architettoniche che imprimono all'ambiente selvaggio d'acqua e di barena una fisionomia peculiare. Nel contesto vallivo spiccano innanzitutto
gli edifici del Caso'n di pesca e del Caso'n di caccia, talora riuniti in una sola solida struttura collocata a ridosso della presa d'acqua principale verso
la laguna. Presso il Caso'n ed in corrispondenza della 'vegnua' (chiavica principale) sono ricavate le vasche di cattura del pesce, i lavorieri e le 'cavane'
(ricoveri barca).
A breve distanza si trovano le peschiere, costituite da una serie di lunghi e profondi bacini rettangolari, disposti a pettine e protetti da frangivento di
tamerice. Gli stessi frangivento, formati da fitte barriere di tamerice o di olivo di Boemia, sono spesso disposti sul perimetro vallivo verso l'entroterra,
dove peraltro il fosso di delimitazione e' accompagnato con altrettanta frequenza da invalicabili barriere di rovo, robinia, prugnolo e biancospino.
Sul versante della laguna la valle appare invece delimitata fisicamente da robuste arginature che si allungano spesso per chilometri e chilometri ricoperte
da folte erbe e difese da massicciate. Sicuramente l'interesse e stato rivolto nella zona dedicata alla caccia, dove purtroppo non si sono notate molte specie
di uccelli, in quanto il periodo migliore di concentrazione di uccelli acquatici e' sicuramente legato al passo fra autunno e inverno. Abbiamo notato le colonie
di nidificazione degli Aironi, chiamate 'garzaie', che si collocano ambienti diverse: rare sono quelle in canneto, mentre sono invece piu' frequenti quelle
insediate su arbusteti di tamerice e di rovo o su boschetti frangivento di salice e di robinia.
La passeggiata lungo gli argini che separano i vari laghi
Nella valle Doga', ci raccontava Roberto il capovalle, che esisteva fino al termine degli anni '80 una colonia di nidi di garzetta su un'alberata di robinia,
le garzaie sono attualmente due: una collocata in canneto nel settore dolce della valle ed una seconda situata su frangivento di tamerice a ridosso di una
derivazione d'acqua dolce. Si tratta di due siti riproduttivi tra i piu' importanti della laguna nord e non solo per gli ardeidi, che costituiscono comunque
la quasi totalita' delle presenze.
Nella garzaia in canneto nidificano l'airone rosso, con alcune decine di coppie e rare coppie di airone cenerino, che tuttavia risultano
localizzate al margine, su una siepe di rovo. Nella garzaia su tamerice nidificano invece numerose coppie di garzetta e di nitticora,
nonché alcune coppie di marangone minore e del rarissimo mignattaio. I nidi risultano spesso assai vicini tra loro e sono formati
da precarie piattaforme di ramoscelli intrecciati grossolanamente e rinforzati di anno in anno.
Qui vengono deposte le uova, che sono di colore bianco e in numero di tre o quattro e viene allevata la prole, in una apparente
e frastornante confusione di voli, di contese e di richiami. Alla periferia della "citta' degli aironi" sostano pazienti i predatori di
uova e di nidiacei, rappresentati da gazze, cornacchie e falchi di palude. Tra l'ultima settimana di maggio e i primi giorni di luglio
l'attivita' degli aironi, nella garzaia, e' frenetica ed i voli si susseguono incessantemente dall'alba al tramonto. Sicuramente un
percorso da ripetere e approfondire in un prossimo avvenire.
Colgo l'occasione di ringraziare tutti gli amici partecipanti, il nostro Presidente e Organizzatore Paolo Bocchini, i super fotografi
Johnny e Roberto Camuffo, saluto chi purtroppo non ha potuto patecipare, ricordando a tutti che la caccia e' anche questo, partecipazione,
condivisione, gioia di stare assieme, fatta di racconti e ricordi di momenti vissuti.
Vi abbraccio tuttiiiiiiiii
Vittorio Terren
Partecipare al meeting è sempre qualcosa di speciale, ognuno è diverso e unico, visitare luoghi nuovi, rivisitarne di vecchi,
rivedere amici e conoscerne nuovi, ogni meeting lascia un ricordo particolare.
Un ringraziamento speciale agli organizzatori, Alberto e Vittorio, e a Paolo, promotore di queste iniziative.
Marco Marianetti
Giornata fantastica in VAL DOGA' con gli amici del gruppo FB Anatidi.it e I GRAESANI DOC, Roberto Camuffo e Bruno.
Giro tra I chiari nel dolce a piedi eppoi mezz ora di barca fino alla casa di pesca. Branzino, pasta con asparagi e per finire anelli e gamberi.
radito il bianco KURTIN del Collio. Ah dimenticavo assaggio di schie e polentina!
Grazie al Professore Paolo Bocchini, PRESIDENT e al GRANDE CAPO VALLE ROBERTO.
ECCEZZZIONALEEEEE
Roberto Glorialanza
Come tutti gli anni il raduno e' sempre una gioia, incontrare di nuovo amici lontani, conoscere nuove persone, dare un volto a
cacciatori conosciuti nella mailing list e visitare incantevoli zone umide e' sempre un piacere. Il primo giorno siamo andati in
Valle Doga' che neanche nei sogni potevo immaginare cosi' bella e vasta, la giornata era nuvolosa e per i fotografi che hanno bisogno
del sole, non e' una buona cosa, siamo riusciti a scattare qualche foto lo stesso.
L'organizzazione della valle e l'ottimo pranzo preparato dimostrano la professionalita' di chi ci lavora. Il secondo giorno abbiamo
montato lo stand Anatidi e partecipato alla fiera dei fischi, li abbiamo incontrato tanti bravi fischiatori con la stessa passione sotto
un'unica bandiera. Abbiamo assistito a un incontro con L'Acma che metteva a conoscenza noi cacciatori sulle problematiche riguardanti
la caccia nell'ambito lagunare e la revisione dei Key Concepts. Un particolare ringraziamento agli amici Alberto Renzo e tutti quelli
che hanno reso perfetto questo incontro.
Nel pomeriggio di domenica siamo ritornati a Roma felici di far parte della famiglia Anatidi.
Grazie
Johnny Previte
Domenica si e' concluso il XV meeting di Anatidi.it e mi sembra doveroso dedicargli un paio commenti.
Sono stati due giorni meravigliosi e anche quest'anno sono tornato a casa con il cuore piu' leggero anche se con qualche chilo in piu'.
Eccezionale e' stata la giornata trascorsa in val Doga':
- passeggiata in barca e a piedi, in un ambiente indescrivibile e molto ben curato,
- pranzo con pietanze ... pentastellate ma abbondanti (abbiamo fatto tutti il bis di alcune di esse),
- ma soprattutto, persone squisite (dal capo valle, ai barcaioli, alle signore in cucina) che ci hanno fatto sentire perfettamente a
nostro agio.
Il giorno dopo, alla fiera dei fischi e' stata poi l'occasione per scambiare quattro chiacchiere al suono familiare dei richiami manovrati
da professionisti appassionati.
Un mio amico cacciatore diceva sempre che una giornata a caccia e' come fare una scatola di iniezioni ricostituenti. E noi ce la siamo fatta
anche a caccia chiusa. E questo grazie all'impegno degli organizzatori che ringrazio veramente di cuore.
Cosi' come mi piace ringraziare tutti i paperai che hanno partecipato. E' bello re-incontrarsi.
A rivederci alla prossima, memorial o altro, occasioni sempre benvenute per mantenere vivi quei valori di umanita' che, nel mondo, si
vanno un po' perdendo ma che resistono ben saldi nel nostro ambiente.