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Visita al Game Fair 2005
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Anche quest’anno nella tenuta “Santa Barbara” di Bracciano, in provincia
di Roma, dal 20 al 22 maggio si è svolto il Game Fair arrivato ormai alla
sua XV edizione; naturalmente una piccola rappresentativa di Anatidi.it
composta da Antonello Barbaccia, Paolo Bocchini, Fabio Felici e Sandro Sbrolli (nella foto seguente)
è andata a dare un’occhiata.
E’ stata una lunga giornata quella trascorsa al Game Fair: piacevole, stimolante
e, soprattutto, all’insegna della complicità e amicizia tra tutti gli altri
cacciatori partecipanti.
Ci si sentiva in una grande famiglia, ma è normale quando si partecipa ad un
evento del genere in compagnia di migliaia di persone che, come noi, condividono
la stessa grande passione.
Tanti sono stati gli amici incontrati durante la visita agli stand distribuiti
lungo il perimetro della fiera. Erano presenti le maggiori associazioni venatorie
e le principali aziende del settore armi ed editoria.
Tanti anche gli stand di agenzie turistiche venatorie e di aziende commerciali,
di abbigliamento e di accessori per la caccia. A ripensarci devo ammettere che
li abbiamo visitati proprio tutti: non potevamo non approfittarne!
Sempre interessante lo stand della Beretta, in cui abbiamo potuto imbracciare
i nuovi fucili e, soprattutto, visionare un nuovo tipo di mirino fluorescente
(l’interno fatto in fibra ottica) ideale per mirare nelle ore con meno luce.
Noi che cacciamo gli acquatici conosciamo bene la difficoltà nel tirare all’alba.
E questo nuovo mirino può aiutarci: da provare!
Dopo aver provato il tiro alle anatre “virtuali” nello stand Benelli, la sosta
successiva è stata nello stand Federcaccia dove abbiamo incontrato l’amico Sergio
Gunnella con cui ci siamo intrattenuti a parlare dell’attuale e futura situazione
del mondo venatorio italiano.
La stimolante conversazione su ambiente, ricerca scientifica, associazionismo e
politica venatoria ci ha lasciato non poco amaro in bocca poiché ci sembra che siano
molte le ombre che gravitano sul futuro della caccia. Dopo decenni di campagne
anticaccia a questo punto è necessario che tutte le forze del mondo venatorio si
impegnino - unite – per costruire una nuova immagine della caccia, dimostrando
all’opinione pubblica che è il cacciatore il vero fautore della conservazione della
ambiente, della biodiversità e del ripristino ambientale.
Lo stand Fidc ospitava anche una bella mostra di quadri di Alla Serioskina, brava
pittrice che riproduce alla perfezione i tanti particolari di ogni azione di
caccia.
Non poteva mancare la visita allo stand dell’ACMA (l’associazione dei cacciatori
di acquatici) dove gli amici Lionello Marcato e Marco Rosati si sono esibiti in
una eccezionale prova di imitazione dei canti degli uccelli acquatici, utilizzando
dei fischi a bocca di realizzazione artigianale. Un vero spettacolo, una dimostrazione
di un arte, quella del richiamo a bocca degli uccelli, che fa parte della cultura
venatoria e che deve essere mantenuta e diffusa il più possibile.
In esposizione vi erano anche i bellissimi stampi fatti a mano da Stefano Baldan
che facevano bella mostra insieme a tanto altro materiale sulla caccia in palude.
Dopo un bel pranzo in compagnia dei tanti amici incontrati tra gli stand, e con cui
abbiamo scambiato i nostri racconti ed esperienze vissute nell’ultima stagione
venatoria, abbiamo ripreso il nostro tour.
Veramente interessante è stata la lunga conversazione con i soci del “Club del
Colombaccio”. La caccia sul palco ai colombi e la caccia agli acquatici possono
sembrare diverse, ma invece hanno molte cose in comune ad incominciare dalla cura
(a volte esasperante) dei richiami vivi.
In particolare ci siamo scambiati molte informazioni riguardo le ricerche e gli
studi che si stanno portando avanti da entrambe le parti, in quanto l’osservazione
e le analisi sul passo dei “nostri” migratori sono attività che ci tengono impegnati
tutto l’anno.
Dopo un saluto veloce a Daniele Cecchetti, allo stand, ADICA, siamo riusciti ad
incontrare anche un altro cacciatore di Anatidi.it: Stefano Paparelli, impegnato
nello stand Arcicaccia.
E dopo aver preso tutti insieme l’ennesimo caffè (dovevamo pur smaltire i tre
litri di vino rosso che ci siamo scolati a pranzo: a 30°C si sono fatti sentire!!!)
ci siamo congedati da questa splendida e riuscitissima manifestazione.
Arrivederci al prossimo anno.
Il Commento di Antonello
Inutile dire che mi sono divertito un sacco nel vedere ed apprezzare tutti i
vari stand e tendoni. Abbiamo anche sparato alle anatre (virtuali!!!) allo stand
Benelli, e Paolo si è dimostrato bravissimo, ne ha "abbattute" una miriade...io il
più somaro, ma si sà...i risultati interessanti e concreti, quelli che conteranno
per davvero, si vedranno poi...con i fucili veri e selvatici vivi e vegeti.
E che dire poi dei bravissimi fischiatori presenti allo stand dell'ACMA?
Sensazionali davvero, sembrava di essere veramente in padule, tra parentesi mi
sono associato anch'io.
Ci siamo divertiti si, ma c'è stato anche lo spazio per diverse riflessioni serie
ed importanti discusse con personaggi "di settore".
Le prime considerazioni che vengono spontanee, almeno da quello che ne ho tratto
io, sono quelle che nel prossimo futuro dovremo oltre che essere cacciatori anche
divulgare informazioni, dati e cercare di renderci utili anche per altre categorie
sociali (vedi scuole, istituti vari, istituzioni di parte e non), insomma ho capito
che la caccia del futuro passerà, anzi dovrà passare, anche attraverso tutte le
possibili informazioni che riusciremo a divulgare a tutte le altre categorie.
Sensibilizzare soprattutto l'opinione pubblica, purtroppo così tanto vulnerabile ai
vari sermoni propagandistici di tante associazioni anticaccia.
Certo la strada da compiere non è delle più semplici, ma sentendo anche le opinioni
di altri amici di categorie non "acquatiche", sembrerebbe che qualche risultato si
stia ottenendo, certo piccolissime soddisfazioni che pero' sono destinate ad aumentare.
Certo il tutto probabilmente dipenderà da noi, e se veramente riusciremo a
collaborare tutti e a mostrare un "volto nuovo" di questa nostra passione, allora
forse il nostro futuro potrà essere un po' meno triste!!!
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