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Convegni su Ripristino Gestione e Fruizione delle Zone Umide
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Garlasco (Pv) - Teatro Martinetti - Domenica, 18 aprile 2010
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Evento organizzato con il Patrocinio di:
Comune di Garlasco
Provincia di Pavia
ed in Collaborazione con:
Parco fluviale del Po e dell’Orba
Studio Naturalistico Selva
Associazione Amici Parco Le Folaghe
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Agenda degli interventi e relazioni:
Pietro Saquella, Coordinatore Provincia Pavia ANGRA Onlus
Benvenuto e Ringraziamenti
Enzo Spialtini, Sindaco di Garlasco
Benvenuto ai partecipanti ed inizio lavori
Paolo Bocchini, Presidente ANGRA Onlus
Presentazione dell'Angra Olus e del VI° Meeting di Anatidi.it.
La fruibilità delle zone umide: due esempi da seguire
Stefano De Vita, Vice Presidente e Coordinatore scientifico Angra Onlus
Il ruolo dei cacciatori nella gestione e conservazione del Patrimonio faunistico ambientale
Ruggero Invernizzi, Assessore Tutela e Ambiente Provincia di Pavia
Presentazione e attività dell'assessorato sulla tematica
Fabio Felici, Coordinatore Provincia Roma Angra Onlus
La ricerca scientifica e lo studio dell’avifauna acquatica
Mario Anselmi, Assessore Agricoltura Riserve e Parchi Naturali della Provincia di Pavia
Presentazione e attività dell'assessorato sulla tematica
Ettore Broveglio, Presidente del Parco Fluviale del Po e dell’Orba
Il ripristino ambientale all'interno del Parco Fluviale del Po e dell'Orba
Francesco Gatti, Legambiente Responsabile del Parco delle Folaghe
Il ripristino e la gestione del Parco "le Folaghe"
Alberto Manente, Coordinatore Regione Veneto Angra Onlus
Ricerca, gestione e tutela dell’avifauna acquatica della Laguna Veneta
Dante Pozzi, Coordinatore Regione Emilia Romagna Angra Onlus
Gli appostamenti fissi come ripristino ambientale
Francesco Bruzzone, Consigliere regionale della Liguria
Saluti e conclusione dei lavori
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I Relatori del Convegno
La scelta del luogo per il raduno ed il convegno è stata la cittadina di Garlasco, in Provincia
di Pavia, dove il Coordinatore ANGRA Onlus Pietro Saquella ha saputo organizzare alla perfezione
l'interno evento - compreso il VI° Meeting annuale di Anatidi.it - per poter iniziare a gettare le basi al coinvolgimento delle
amministrazioni pubbliche su una tematica da prendere in seria considerazione nel prossimo futuro.
Un ringraziamento doveroso va al Sindaco di Garlasco, Dott. Spialtini, per aver concesso all'associazione oltre il patrocinio all'interno
evento anche una splendida location per il convegno come il Teatro Martinetti.
Questo primo Convegno ANGRA ONLUS sulla tematica “Ripristino Gestione e Fruizione delle Zone Umide” si è tenuto
presso il Teatro Martinetti, concesso gentilmente dal Sindaco di Garlasco, un convegno
riuscito alla perfezione dove si sono toccati diversi aspetti tecnico-scientifici legati alle
zone umide.
Un programma articolatissimo di interventi degli Amministratori locali,
in primis il Sindaco di Garlasco che a nome della città a voluto ringraziare tutti ed in
particolare l’ANGRA ONLUS per aver scelto un contesto ambientale quale il territorio di
Garlasco e la Provincia di Pavia, territorio ricco di ambiente e di biodiversità.
Gli Assessori Ambiente e dell’Agricoltura hanno portato il loro importante contributo
proprio sulle attività dei propri assessorati in materia di interventi e progetti riqualificanti
e di fruibilità del territorio di loro competenza.
Infine il Consigliere regionale della Liguria oltre a fare una panoramica generale
sull’importanza delle zone umide, ha fatto anche una disamina sulle attuali modifiche
delle norme sulla caccia che sono in discussione.
I tecnici e relatori dell’ANGRA ONLUS, hanno toccato tutti gli aspetti legati alla conservazione
delle zone umide, alla loro gestione, alla loro qualificazione e ripristino, nonché la fruizione
nelle loro molteplicità, ma anche ai tanti studi e ricerche scientifiche utili anche per una
programmazione venatoria.
Non ultimo come grado di importanza l'intervento in cui si è parlato di una riqualificazione
professionale del cacciatore e del suo ruolo primario come la attore principale nella
conservazione dell’ambiente.
Paolo Bocchini ha presentato al pubblico intervenuto tutti gli aspetti dell’Associazione, nonchè i suoi progetti
e finalità, evidenziando un moderno esempio di fruibilità da adottare nelle zone umide: fruibilità che permetta liberamente
al cittadino - cacciatore e non - di godere dell'ambiente.
Come esempi di fuibilità ha portato due zone italiane dove si concilia perfettamente l’attività venatoria e
la difesa degli habitat attraverso una oculata gestione delle risorse: la Laguna di Orbetello e il Padule di Fucecchio.
Stefano De Vita in un’ ampia e articolata relazione ha esposto l'evoluzione delle zone umide italiane
fino alla situazione attuale, ricordando l’importanza ambientale che ricoprono queste zone per l’intero
ecosistema.
Ha messo in risalto il ruolo del cacciatore “moderno” nella gestione e conservazione del patrimonio
faunistico ambientale, ricordando anche che qualsiasi prelievo non può essere effettuato senza un
supporto della scienza in un concetto generale di conservazione delle specie e degli habitat.
Infine si e' auspicato ad una unità del mondo venatorio, perché senza questa il cacciatore è destinato
all’estinzione.
Fabio Felici in un modo semplice ma molto efficace ha elencato i molti studi e ricerche sugli uccelli
acquatici e migratori in generale.
Studi e ricerche che sono fondamentali per intraprendere qualsiasi intervento sia a livello locale
che più ampio.
Ha parlato di inanellamenti e di censimenti sull’avifauna acquatica, su chi li coordina a livello
internazionale ed a livello nazionale nonché le varie tecniche e metodologie applicate.
Alberto Manente ha portato una importate relazione su quello che è lo stato della Laguna Veneta,
ed in particolare ha parlato di ricerca scientifica applicata, di gestione del prelievo venatorio
e della tutela dell’avifauna acquatica.
Ha fornito inoltre dati numerici di alcune specie di anatidi e sui metodi di caccia tradizionali.
In ultimo, ma non per importanza, ha evidenziato il ruolo degli Istituti privati quali le Aziende
Faunistiche Venatorie che svolgono una indiscussa gestione finalizzata alla conservazione anche
storica delle tradizioni locali dei valligiani.
Dante Pozzi ha illustrato come un appostamento fisso per la caccia agli acquatici sia un’importante
zona umida, una piccola oasi dove interagiscono molte specie animali e vegetali. Piccole zone umide
che sono utilizzate per l’attività venatoria meno di cinque mesi l’anno ma che rivestono un ruolo
primario per la biodiversità, poichè sono luoghi utilissimi per la nidificazione di specie acquatiche
e non solo, uccelli molte volte anche rari.
Inoltre ha elencato tutti i passaggi sia tecnici che burocratici per la realizzazione di
un’appostamento fisso.
Francesco Gatti ha portato un esempio di riqualificazione ambientale e cioè dalle cave di
sfruttamento di ghiaia si è passati ad una bellissima zona umida di elevata importanza
naturalistica, anche in questo caso in modo sistematico evidenziando tutti i passaggi e
di interventi ambientali, ma anche di rinaturalizzazione spontanea.
Ettore Broveglio ha dato risalto ed importanza ai temi del convegno e cioè il ripristino ambientale
e la fruizione: fruizione che deve avvenire sempre nel rispetto delle regole, anche quelle naturali.
Ha elencato alcuni progetti di riqualificazione di cave di ghiaia riconvertite in zone umide.
Inoltre ha auspicato una maggiore collaborazione tra ambientalisti e cacciatori.
In questa giornata si è finalmente assitito alla presenza sullo stesso tavolo di lavoro
Istituzioni, Cacciatori e Ambientalisti, uniti per un unico scopo: la protezione, gestione e
fruizione dell'ambiente da parte di tutti i soggetti interessati.
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